Le intolleranze alimentari costituiscono un fenomeno sempre più diffuso e spesso sono responsabili di numerosi disturbi e condizioni di malessere che caratterizzano il nostro tempo.
Altro metodo, oltre al Vega Test, è il Cytotoxic Test® o prove tossiche alimentari sul sangue.
Tra le metodiche diagnostiche delle intolleranze alimentari, sempre molto osteggiate e criticate, il Cytotest ha sempre ottenuto riconoscimenti con la ricerca e per l'affidabilità.
Il metodo utilizzato per diagnosticare le intolleranze alimentari, si basa sull'alterazione dei leucociti a contatto con gli allergeni liofilizzati essiccati presenti su ogni vetrino.
Ai pazienti risultati positivi ad una o più sostanze si suggerisce di eliminarle completamente dall'alimentazione per un periodo che dipende dal grado di reazione riscontrato.
L'eliminazione ha come obiettivo quello della disintossicazione dell'organismo ed in particolare permette di ottenere la perdita di memoria da parte dei globuli bianchi che quel particolare alimento è tossico per l'individuo.
Le intolleranze alimentari non sono perenni. Normalmente, dopo un periodo di astinenza gli alimenti risultati positivi possono essere reintrodotti nella dieta evitando assunzioni quotidiane che potrebbero facilitare un nuovo accumulo di tossine nell'organismo.
Riassumiamo di seguito alcune considerazioni fondamentali sulle intolleranze alimentari:
Il Cytotest® non è un test pasto-dipendente.
E' controindicata l'assunzione di cortisonici nei 10 giorni precedenti il test. Gli antistaminici e le altre categorie di farmaci non alterano i risultati.
Si effettua attraverso un prelievo endovenoso.
Ai pazienti risultati positivi ad una o più sostanze viene suggerito di eliminarle completamente dall'alimentazione per un periodo che dipende dal grado di reazione riscontrato.
L'eliminazione ha come obiettivo quello della disintossicazione dell'organismo ed in particolare permette di ottenere la perdita di memoria da parte dei globuli bianchi che quel particolare alimento è tossico per l'individuo.
Viene consigliato al paziente di eliminare parallelamente anche gli alimenti che appartengono alla stessa famiglia biologica o che contengono sostanze simili, per evitare fenomeni di cross-reaction.
Le intolleranze alimentari non sono perenni, normalmente, dopo un periodo di astinenza, gli alimenti risultati positivi vengono reintrodotti nella dieta evitando assunzioni quotidiane che potrebbero facilitare un nuovo accumulo di tossine nell'organismo.